Chi sono i veri “Miserabili”?

Il grottesco “ incatenato agli appetiti, ai bisogni, alle passioni” e il sublime “ sollevato sulle ali dell’entusiasmo e del sogno” rappresentano il lait-motiv che percorre la trama de I miserabili” di Victor Hugo, che vede nel personaggio di Jean Valjean la realizzazione dell’elevazione morale sui limiti e sui condizionamenti umani.

Nella Francia che respira il tardo clima della Restaurazione e che denuncia il divario tra la ricchezza esagerata di classi sociali arriviste, discriminatorie e disumanizzate e le frange estreme di una società calpestata nella dignità, succede l’inatteso.

La metamorfosi di un ex galeotto condannato ai lavori forzati, che si manifesta nella bellezza spirituale e nella capacità di agire nella forza della verità, lascia senza fiato.

Gli eventi storici fanno da contesto alla vicenda umana e le ingiustizie richiedono riflessione.

Gli sfruttamenti degli operai nelle fabbriche, i miserabili e squallidi quartieri di periferia ricordano la vicenda di Oliver Twist di Dickens. Le rivendicazioni politiche di sistemi repubblicani e le barricate per i diritti umani richiamano alla memoria le battaglie per la libertà e vedono persino i bambini coinvolti, ricordando i piccoli protagonisti del libro “Cuore” di De Amicis.

Il punto di vista del “sublime” stravolge però le situazioni e diviene la forza che spezza la forma.

La maniacale esecuzione della legge umana e il perseguimento dell’ ipse dixit della legalità vede nell’ispettore Javert un inevitabile fallimento, in quanto esclude la possibilità di redenzione e di cambiamento e si trincera dietro un cristallizzato pregiudizio.

Sì! Jean Valjean è un altro uomo.

E’ l’incontro con Dio, alla maniera manzoniana, la fonte di salvezza, l’occasione di catarsi che impone la verità sull’etichetta, restituendo dignità all’uomo.

In un climax di bellezza, il pathos romantico fa da sottofondo agli eventi e la natura accompagna la fuga verso la libertà, con i suoi spazi aperti e idilliaci, che si contrappongono alla grettezza cinica e venale di chi si piega al potere e al denaro.

L’adattamento cinematografico del romanzo vede realizzarsi, nel film diretto da Bille August nel 1998, il rispetto del realismo e della poesia che caratterizzano lo stile di Hugo e crea decisamente uno spettacolo da non perdere.

La prof

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Una risposta a Chi sono i veri “Miserabili”?

  1. Denis Menegon ha detto:

    Guardando il film., mi è piaciuto molto vedere la trasformazione avvenuta in Valjean,il quale veniva sempre associato a un galeotto, a un ladro, mentre aveva dovuto rubare per vivere e quando ha avuto l’occasione di redimersi, non solo ha aiutato i più poveri, ma ha anche perdonato più volte anche il suo persecutore Javert, diventando di fatto un esempio di persona onesta.

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